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Set

Tempi di attesa nel carico e scarico: la rivoluzione dei 90 minuti 

La logistica italiana cambia. Una norma che sembrava tecnica si sta rivelando una vera rivoluzione per il settore dei trasporti. Il Decreto-Legge n. 73/2025 ha riscritto le regole del gioco per milioni di operazioni di carico e scarico che ogni giorno movimentano l’economia italiana, introducendo il primo vero “diritto al tempo” per i trasportatori.

Nel mondo della logistica, il tempo non è solo denaro: è dignità professionale, sostenibilità economica e rispetto per chi ogni giorno percorre le strade italiane trasportando le merci che alimentano i nostri consumi. Da oggi, anche il tempo in attesa durante le operazioni di carico e scarico ha finalmente un valore riconosciuto dalla legge.

La genesi del cambiamento: quando l’attesa diventa insostenibile

Per decenni, i vettori italiani hanno subito in silenzio una delle inefficienze più costose del sistema logistico: l’attesa infinita nei piazzali di carico. Ore perse tra cancelli chiusi, magazzinieri introvabili e “rientrate domani” che trasformavano una consegna programmata in un’odissea kafkiana.

Il Decreto-Legge n. 73/2025, modificando l’articolo 6-bis del D.Lgs. 286/2005, ha finalmente messo nero su bianco quello che il settore chiedeva da anni: il tempo di attesa ha un costo, e qualcuno deve pagarlo.

La franchigia dei 90 minuti: il nuovo standard dell’efficienza

Il legislatore ha stabilito una regola cristallina: 90 minuti di franchigia per ogni operazione di carico o scarico, calcolati dal momento dell’arrivo del vettore al luogo indicato. Superato questo limite, scatta automaticamente un indennizzo di 100 euro per ogni ora o frazione di ora di ritardo.

Non si tratta di una multa, ma di un riconoscimento economico concreto per un danno reale: il tempo sottratto al vettore, che si traduce in ritardi a cascata, ore di lavoro perse e costi operativi aggiuntivi.

I numeri dell’impatto

Considerando che in Italia si effettuano oltre 50 milioni di operazioni di carico/scarico all’anno, anche solo una riduzione del 10% dei tempi di attesa potrebbe liberare milioni di ore produttive, con un impatto economico stimato in centinaia di milioni di euro.

Come si certifica l’orario di arrivo?

Per evitare contestazioni, l’arrivo del vettore può essere dimostrato tramite:

  • sistemi di geolocalizzazione satellitare,
  • tachigrafi intelligenti di seconda generazione,
  • lettera di vettura riportante data e ora.

Un sistema che introduce trasparenza e certezza nei rapporti contrattuali.

La responsabilità solidale: chi paga e perchè

Il principio della solidarietà

Committente e caricatore sono obbligati in solido al pagamento dell’indennizzo. Questo significa che il vettore può rivolgersi a entrambi per ottenere il risarcimento, e sarà poi loro responsabilità regolare i conti internamente.

La norma prevede però una rivalsa verso il responsabile effettivo, permettendo a chi paga di recuperare le somme da chi ha materialmente causato il ritardo.

L’adeguamento ISTAT: un valore che cresce nel tempo

L’importo di 100 euro non è fisso, ma soggetto a rivalutazione annuale secondo l’indice ISTAT FOI (Famiglie di Operai e Impiegati). Questo meccanismo garantisce che il risarcimento mantenga nel tempo il suo valore reale, adeguandosi all’inflazione e ai costi crescenti del settore.

Tutela anche senza contratto scritto

Un aspetto molto importante: la norma si applica anche in assenza di contratto scritto.
Ciò significa che tutti i vettori, indipendentemente dalla formalizzazione dell’accordo, hanno diritto a ricevere l’indennizzo in caso di attese eccessive.

Il ruolo del conducente

Il conducente ha diritto a presenziare alle operazioni di carico per verificarne la regolarità e la corretta sistemazione della merce, in linea con le normative sulla sicurezza stradale.

Questo rafforza la posizione dell’autista, spesso il primo a dover gestire le conseguenze di inefficienze operative.

Cosa significa per i clienti Elledi

In qualità di freight forwarder, Elledi Spedizioni e Servizi Doganali si impegna da sempre a garantire efficienza, trasparenza e tutela in ogni fase della spedizione.

Grazie alla nostra esperienza quarantennale e a un team qualificato, siamo in grado di:

  • Monitorare i tempi di attesa in tempo reale,
  • Gestire rapidamente le controversie, con documentazione certificata,
  • Ottimizzare le operazioni di carico e scarico, riducendo il rischio di costi aggiuntivi.

Conclusione

L’introduzione del nuovo art. 4 rappresenta un passo avanti verso una logistica più equa e responsabile, che riconosce il valore del tempo per chi opera nel settore trasporti.

Elledi Spedizioni e Servizi Doganali è pronta ad affiancare i propri clienti nell’adeguamento alle nuove regole, offrendo non solo consulenza doganale ma anche servizi integrati di gestione magazzino e soluzioni e-commerce.

Hai dubbi su come questa norma possa impattare le tue spedizioni? Contattaci per una consulenza gratuita e personalizzata. Supportiamo i clienti nell’adeguamento alla nuova normativa sui tempi di attesa. Per consulenze specifiche e soluzioni operative personalizzate, contattate il nostro team di esperti.

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